L'ex non paga i mantenimenti dei propri figli: cosa fare

In un divorzio o in una separazione inutile negarlo, l’aspetto economico gioca un ruolo importante. La parte economicamente forte si trova tendenzialmente a dover versare un corrispettivo alla parte più debole e la situazione si complica se ci sono di mezzo dei figli.
In tal caso, infatti, il genitore non convivente dovrà corrispondere una cifra per il loro mantenimento, indipendentemente dal fatto che qualcosa sia dovuto all’ex partner. Succede però che, per le più svariate ragioni, ci si trovi davanti ad un mantenimento non pagato, vedendosi costretti a farsi carico in toto del mantenimento dei figli.
Tale situazione però, per quanto esista nella realtà, non è certamente tollerabile visto che oltre all’aspetto morale si parla anche di obblighi di legge. Sia nel caso in caso in cui l’importo del mantenimento ai figli sia parte di un accordo (in sede di separazione consensuale, divorzio congiunto e nell’ambito di un procedimento inerente figli nati al di fuori del matrimonio) sia che sia stato stabilito da un giudice non ci si può sottrarre al pagamento in alcun modo.
Vediamo quindi che cosa fare se ci si dovesse trovare ad affrontare una situazione simile, vale a dire in che modo recuperare le somme non pagate e far sì che l’ex partner rispetti i propri obblighi economici nei confronti dei figli.
Fondamentale è capire che il mantenimento dei figli fa parte della responsabilità genitoriale ed è una questione del tutto indipendente dal mantenimento della moglie separata o dal mantenimento dell’ex moglie dopo il divorzio.
La prima cosa è rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto di famiglia, in modo da poter essere guidati in una fase molto delicata.
Sarà, dunque, possibile cercare di recuperare i ratei non pagati del mantenimento attraverso un pignoramento di beni immobili o dei beni mobili del debitore o, ancora, procedendo con un pignoramento presso terzi, ossia pignorando beni mobili del debitore che si trovano presso terzi o crediti vantati dal debitore nei confronti di terzi (ad esempio il datore di lavoro, l’ente previdenziale,...).
Sarà, poi, possibile, al fine di assicurarsi per il futuro il pagamento del mantenimento ottenere delle garanzie quali il sequestro dei beni del genitore obbligato, la possibilità di accendere ipoteca giudiziale sui beni dell’obbligato, il versamento diretto, al genitore avente diritto al mantenimento, di somme da parte di terzi tenuti a corrispondere somme di denaro all’obbligato (ad esempio in tal caso potrà essere il datore di lavoro del genitore obbligato a versare direttamente al genitore creditore le somme a questi spettanti a titolo di mantenimento), l’ordine da parte del giudice rivolto al genitore obbligato di prestare idonea garanzia reale o personale, quali pegno, ipoteca, fideiussione.
Senza dimenticare che il mancato assolvimento dell’obbligo di mantenimento può ben comportare anche una responsabilità penale.
Fondamentale, quindi, è essere affiancati da un avvocato esperto, non solo tecnicamente preparato ma anche in grado di dare il necessario supporto morale per affrontare con successo un momento così complicato.
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