Mi chiamo Sabrina D'Ascenzo, sono un avvocato del Foro di Roma e mi occupo di tutela legale per la famiglia, in particolare di tutto ciò che riguarda le separazioni. Assisto le persone nelle cause di separazione legale, di fatto o giudiziale, con figli o dei coniugi.
Avvocato per separazione legale a Roma, con studio in zona Prati. Sono a disposizione per chiarimenti e assistenza. Offro consulenza e assistenza legale in materia di diritti e doveri dei figli minorenni e maggiorenni.
Avvocato per Separazione legale a Roma zona Prati: consulenza legale con l'avvocato Sabrina D'Ascenzo
Un matrimonio non sempre è una favola con un lieto fine ed a volte i coniugi, per svariati motivi, decidono di non continuare insieme la propria vita. Questa scelta comporta, però, dei passi ben precisi e la rottura del rapporto può essere portata avanti mediante diverse strade che, comunque, partono dalla separazione.
La separazione matrimoniale è regolata dalle norme degli articoli 150 e seguenti del codice civile e dagli articoli 706 e seguenti del codice di procedura civile, oltre che da leggi speciali, quali la n. 162/2014. Con la separazione il matrimonio rimane in vita ma sono sospesi taluni effetti, in attesa che marito e moglie possano riconciliarsi o, nella maggior parte dei casi, procedere con le pratiche di richiesta del divorzio.
Per quanto riguarda gli effetti più comuni su cui la separazione incide essi sono, ad esempio, l’obbligo alla fedeltà coniugale ed il dovere di convivenza sotto lo stesso tetto e, in caso di scelta della comunione dei beni, la cessazione di tale regime patrimoniale. Rimangono, tuttavia, degli obblighi per entrambi i coniugi tra cui quello di mantenere la prole mediante una opportuna educazione ed istruzione e il dovere di assistenza materiale, che subisce rilevanti mutamenti in ragione del venir meno della convivenza.
In ogni caso, prima di avventurarsi nell’iter burocratico-legale della pratica di separazione, è il caso di informarsi presso uno studio legale qualificato e con esperienza nel settore, in modo da avere tutti i dati necessari per una corretta visione dell’iter e delle conseguenze, soprattutto in caso di disaccordo tra i due coniugi.
Differenza tra separazione legale e separazione di fatto
La separazione è, quindi, una fase transitoria, implicante una pausa nell’ambito del matrimonio, che può riprendere il suo normale corso in caso di riconciliazione, con definitivo abbandono della domanda di separazione (art. 154 c.c.). Se invece questo non accade, quale strada è meglio intraprendere?
E’ possibile distinguere due tipi di separazione: quella di fatto e quella legale, prevista e disciplinata dall’ordinamento giuridico.
Nel primo caso i due coniugi (od anche uno dei due) decidono di non vivere più insieme, mentre nel secondo questo stato di fatto è stabilito e decretato da un tribunale.
La differenza è quindi sostanziale in quanto la separazione di fatto, non solo non ha alcun effetto giuridico sul matrimonio, ma comporta anche il rischio di poter qualificare come inadempienza il comportamento di uno o di entrambi i coniugi (come ad esempio l’abbandono del tetto coniugale e/o l’allaccio di nuove relazioni al di fuori dello stesso matrimonio) ed il tempo di separazione non viene conteggiato ai fini in una futura causa di divorzio.
Nella separazione legale (che può essere sia giudiziale che consensuale), invece, il giudice stabilisce non solo quali siano i doveri dei coniugi (soprattutto in presenza di figli), ma autorizza anche alla non coabitazione, regolando tutti gli aspetti personali ed economici, compresi quelli patrimoniali.
Questa regolamentazione comporta de facto dei mutamenti, che implicano degli effetti sull’intero vincolo matrimoniale, personali e patrimoniali.
Il divorzio: lo scioglimento del matrimonio
Il divorzio è, quindi, l’atto terminale di un percorso ben definito, sancito sia per il matrimonio contratto in forma civile che per quello contratto in maniera religiosa, mediante la formula concordataria. Mentre nel primo caso gli effetti del divorzio sono totalmente ricadenti sul vincolo matrimoniale, nel secondo caso, invece, gli effetti sono da collegarsi in modo esclusivo alla parte civile dello stesso e non a quella strettamente religiosa, la cui pronuncia di nullità spetta in forma esclusiva all’Autorità Ecclesiastica.
Al contrario di quanto accade nella fase precedente di separazione giudiziale, con il divorzio, invece, si ha lo scioglimento di ogni vincolo civile tra i coniugi, cui consegue la possibilità per entrambi gli ex coniugi di poter contrarre nuovamente matrimonio (in forma civile), la perdita da parte della moglie del cognome dell’ex marito e la privazione da parte di entrambi i soggetti dei diritti di successione, mentre vengono mantenuti, a determinate condizioni, quelli relativi alla pensione di reversibilità ed al 40% del tfr.
Le pratiche di divorzio sono quindi molto personali e specifiche, ragione per cui è necessario affidarsi a persone di fiducia ed esperte che sappiano accompagnare il coniuge nel migliore dei modi in questa fase cruciale della vita. Un avvocato di famiglia è senza ombra di dubbio la persona più indicata per seguire una procedura di separazione legale o divorzio.
