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L'adozione di un maggiorenne straniero: come fare?

Le adozioni di maggiorenni sono un istituto particolare, diverso dall’adozione “classica”. Se quest’ultima, infatti, ha come scopo tutelare gli interessi del minore adottato, quella del maggiorenne ha un’origine ed una natura per così dire patrimoniali, visto che nasce per permettere all’adottante di trasmettere il proprio patrimonio ed il proprio nome.

Certe cose sono cambiate negli anni, ad esempio oggi l’istituto è aperto anche a chi ha già figli e l’adozione del maggiorenne può essere visto anche come uno strumento che permette di rispondere alle esigenze delle complesse relazioni familiari contemporanee. Alcune di queste relazioni nascono anche da sempre maggiori legami con l’estero, in una società oramai globalizzata.

L’adozione di un maggiorenne straniero segue di base la stessa procedura dell’adozione del maggiorenne italiano. Anche in questo caso sarà necessario il consenso delle parti interessante, quindi adottante, adottato ed eventuali coniugi di entrambi, i figli maggiorenni (se presenti) dell’adottante ed i genitori dell’adottato. La maggior complessità della procedura è data da ragioni materiali: alla normale istanza di adozione sarà infatti necessario allegare una serie di documenti dell’adottando, quali ad esempio l’atto di nascita che sono soggetti alle procedure di rilascio del Paese di origine dell’adottando e che vanno presentati  tradotti e legalizzati o apostillati. Per quanto possa sembrare banale, in realtà, il reperimento di tali documenti in alcuni Paesi potrebbe non essere semplice.

Anche gli effetti dell’adozione del maggiorenne straniero sono in linea di massima i medesimi che si verificano in caso di adozione del maggiorenne italiano: acquisto del cognome dell’adottante da parte dell’adottato da anteporre al proprio e acquisto da parte dell’adottato dei diritti successori nei confronti dell’adottante, al pari di eventuali figli biologici di questo. Inoltre, mediante l’adozione, il maggiorenne straniero adottato acquisisce il diritto al permesso di soggiorno e dopo 5 anni può presentare domanda di cittadinanza italiana.

La cosa migliore che può fare chi si appresta ad iniziare la pratica di adozione del maggiorenne è affidarsi ad uno studio legale specializzato in diritto di famiglia. Le variabili e le sfumature vanno valutate caso per caso, ad esempio se si volesse adottare il figlio del coniuge maggiorenne o se ci fossero delle norme imperative dell’ordinamento straniero particolarmente ostiche, l’adozione potrebbe rivelarsi più complicata di quanto immaginato: in questi casi si rivela fondamentale il supporto, tecnico ed umano, di un legale quale è l’avv. Sabrina D’Ascenzo, che si occupa di adozioni a Roma, in Italia e in tutto il mondo.

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