Perché affidarsi ad un Avvocato durante la separazione: vantaggi e svantaggi
Con la legge 162/2014 che ha convertito il D.L. 132/2014 si è assistito ad un’importante semplificazione del diritto di famiglia, in particolare per quanto riguarda la separazione ed il divorzio. I tempi lunghissimi che hanno reso la procedura famosa per essere lunghissima, costosa e psicologicamente estenuante, sono stati ridotti enormemente ed oggi bastano anche sei mesi di separazione per poter arrivare al divorzio (anche se nella maggior parte dei casi è bene considerare un anno come periodo di riferimento).
La legge ha introdotto anche la possibilità, nel caso specifico della separazione e del successivo divorzio in Comune, di affrontare la procedura in autonomia senza l’assistenza di un avvocato.
Questo può sembrare un elemento di semplificazione importante, ma andiamo a vedere perché non è sempre una scelta vincente come potrebbe sembrare.
Innanzitutto la procedura in comune è limitata ad un unico caso, quello in cui i coniugi oltre a voler procedere alla separazione consensuale, o al divorzio congiunto, non abbiano figli minorenni o non autosufficienti. L’accordo, inoltre, in questo caso non potrà contenere trasferimenti di beni ma potrà prevedere un importo da parte di uno dei coniugi da versare all’altro a titolo di mantenimento.
Il divorzio avverrà in tal caso potrà avvenire sempre davanti all’ufficiale di stato civile dopo sei mesi dal deposito dell’atto di separazione. In tutti gli altri casi di separazione sarà necessario ricorrere al tribunale: sia che si tratti di separazione consensuale, sia che si tratti di vera e propria separazione giudiziale con i termini della separazione determinati dal giudice.
Il ruolo dell’avvocato non è da relegarsi ai casi di separazione giudiziale. Anche nei casi di separazione consensuale infatti il professionista gioca un ruolo importantissimo nell’aiutare le parti a trovare un accordo e a redigere l’accordo di separazione da presentare poi in tribunale oppure da formalizzare in sede nella procedura nota come di negoziazione assistita.
Quanto detto per la separazione matrimoniale vale inoltre anche per la separazione in caso di unione civile e, seppur all’interno di discorso diverso, anche per le coppie di fatto, situazione nella quale è sufficiente la separazione di fatto per porre fine legalmente alla convivenza.